Gae Aulenti

Gae Aulenti ( Palazzolo dello Stella, 4 dicembre 1927 - Milano, 31 ottobre 2012 ) è stata un architetto e designer italiana, particolarmente dedita al tema dell'allestimento e del restauro architettonico.

Si laureò in architettura al politecnico di Milano nel 1953, dove conseguì l'abilitazione alla professione.

Proprio a Milano, dove l'architettura italiana era impagnata nella ricerca di storico culturale di recupero dei valori architettonici del passato e dell'ambiente costruito esistente che confluirà nel movimento Neoliberty. 

La Aulenti fa parte di questo percorso, che si pone come reazione al razionalismo.

Del 1965 è celebre la sua lampada da tavolo Pipistrello , disegnata per lo showroom di Olivetti a Parigi.

Poco dopo, per la stessa Olivetti disegnerà lo showroom di Buenos Aires.

La collaborazione con la nota azienda produttrice di macchine per scrivere le dà una certa notorietà, tanto che poco dopo Gianni Agnelli la chiamerà per affidarle la ristrutturazione del suo appartamento milanese in zona Brera. Tra i due nasce un'amicizia che durerà per tutta la vita e per gli Agnelli, Gae Aulenti, concepirà numerosi progetti. Nel 1972 alla nota esposizione " Italy: The New Domestic Landscape" organizzata da Emilio Ambasz al MoMa insieme a numerosi altri designer e architetti emergenti, tra cui : Marco Zanuso, Richard Sapper, Joe Colombo, Ettore Sottsass, Gaetano Pesce, Archizoom, Superstudio, Gruppo Strum e 9999.

Di se stessa usava dire di vedere la sua architettura in stretta relazione e in interconnessione con l'ambiente urbano esistente, cercando di trasferire nel suo spazio architettonico la molteplicità e l'intensità degli elementi, che definiscono l'universo urbano.

Dal 1974 al 1979 è membro del Comitato direttivo della rivista LOTUS International.

Nel 1979, le viene affidata la direzione artistica della Fontana Arte, con cui aveva già collaborato in passato. Vengono prodotti suoi oggetti d'arredo a catalogo dove si possono ammirare e comprare ancora oggi.


Joe Colombo

Joe Colombo ( Milano, 30 luglio 1930 - 30 luglio 1971 ) è stato un designer e architetto italiano.

Nei primi anni Cinquanta entra nel gruppo di pittura nucleare con Enrico Baj.

Studia all' Accademia di Belle Arti di Brera e al Politecnico di Milano.

Nel 1961, abbandonata la professione di scultore e pittore, apre uno studio di design a Milano.

Nel 1964, alla XIII Triennale di Milano ottiene la Medaglia d'Oro con la lampada da tavolo acrilica, attualmente parte integrante della collezione permanente del Museo d' Arte Moderna di Filadelfia.

Partecipa alla XIV Triennale di Milano, in cui in uno spazio interamente dedicatogli, espone nuove proposte di design d'interni, tra cui il celebre  Sistema programmabile per abitare.

Nel 1967 vince il Premio Compasso d'Oro per la lampada Spider, prodotta da OLUCE.

Nel 1968 ottiene il Design International Award a Chicago.

Nel 1970 vince il Premio Compasso d'Oro per un Condizionatore d'aria prodotto dalla CANDY.

Nel 1971 il Boby, prodotto per B-Line, vince il Primo premio allo SMAU di Milano.

Nel 1972, poco dopo la sua prematura morte, il suo progetto di Unità arredattiva globale viene esposto alla mostra Italy: The New Domestic Landscape che si tiene al MoMA si New York.

Attualmente il suo studio è diretto da Ignazia Favata, che recentemente ha pubblicato un volume sulla produzione del designer milanese.

                                         Industrial Design

        1962 Colombo, lampada da tavolo per Oluce

                 1963 Elda, poltrona per Comfort 

                   1965 Spider, lampada per Oluce

1965 861, sedia in plastica per Kartell

1967 KD27, lampada per Kartell

1968 KD8, lampada per Kartell

1969 Tube Chair (tubo) , sedia per Flexform

                        1963 Mini kitchen per Boffi

     1964 Smoke, bicchiere per Arnolfo di Cambio

       1964 Nastro, divano e poltrona per Bonacina

                    1965 Coupè, lampada per Oluce

1966 Spring, lampada per Oluce

1966 4801/5, poltrona in plastica per Kartell

2007 Continental, libreria per Industrie Carnovali


Parte delle fonti sono state prese dai siti ufficiali allegati dei designer e Wikipedia.